Incendi Boschivi

Incendi boschivi e animali

“Perché impiegare le Guardie Zoofile per l’antincendio boschivo?
Per rispondere a questa domanda, che spesso ci viene posta nei vari incontri che facciamo ma anche sui nostri social, torniamo a parlare di incendi boschivi.

Una precisazione è d’obbligo: il nostro personale sia Volontari che Guardie Zoofile non svolgono attività di lotta attiva agli incendi boschivi: non prendono cioè parte alle operazioni di spegnimento vere e proprie. Questo per nostra scelta: esistono sul territorio molte associazioni che da anni operano nello spegnimento di incendi boschivi con personale altamente formato e mezzi adeguati; come spesso si dice “ad ognuno il suo”. Ovviamente vi è la massima collaborazione e supporto sia a queste associazioni che verso quelle figure istituzionalmente preposte a tali funzioni. La nostra Associazione con il proprio personale è impegnata nell’avvistamento incendi boschivi e nella loro prevenzione; questo con competenze diverse fra Volontari e Guardie Zoofile. Da anni ormai abbiamo lanciato la campagna “FUOCO AMICO” che a dispetto del nome nasce proprio per contrastare il fenomeno degli incendi boschivi.

I servizi iniziano generalmente a maggio e terminano a settembre seguendo le segnalazioni di allerta della Regione Toscana. Il perché di questa scelta nasce da due considerazioni: la prima di carattere statutario, la seconda di natura più concreta; la nostra Associazione si occupa di tutela dell’ambiente quindi questa tipologia di interventi rientra fra le nostre prerogative, così come altre campagne sull’ambiente come ad esempio quelle per sensibilizzare i cittadini ad un corretto conferimento dei rifiuti in discarica, utilizzare la raccolta differenziata, raccomandare un utilizzo più razionale delle risorse energetiche ed un minor spreco di acqua etc. Quindi, utilizzare i nostri Volontari per monitorare il territorio e segnalare eventuali principi d’incendio oltre ad essere un dovere morale di chiunque rientra a pieno titolo nella nostra mission. Veniamo ora alle Guardie Zoofile
Durante un incendio boschivo è statisticamente (e purtroppo praticamente) certa la morte di animali che sopraggiunge sia per diretta esposizione al fuoco (quindi bruciati vivi) ma anche per soffocamento. Non pesiamo solo ad animali selvatici quali cervi, volpi, caprioli, cinghiali, lepri etc. ma anche cavalli, pecore, mucche, cani, gatti, uccelli etc. oltre a questi dobbiamo considerare anche rettili, anfibi ed insetti. Altro dato rilevante è l’inevitabile modifica di ecosistemi causati dalla distruzione di habitat e nicchie ecologiche.
Vi è inoltre un altro dato da non sottovalutare: l’utilizzo di animali quali “inneschi” per appiccare e propagare il fuoco nella vegetazione. Praticamente questi animali vengono cosparsi di sostanze infiammabili e liberati all’interno del bosco. Molte sono le segnalazioni su questo barbaro metodo utilizzato dai piromani (non che utilizzare altri tipi di inneschi sia meno barbaro) tuttavia capite bene che “dimostrare” questa tesi è abbastanza complesso perché l’animale morirà bruciato vivo. Non vogliamo certo disquisire sulla veridicità o meno di questo o altri metodi tuttavia rimane il dato oggettivo dove, statisticamente, per ogni ettaro di bosco distrutto abbiamo oltre 400 fra mammiferi, uccelli, rettili, anfibi ed insetti morti. A questi si aggiunge purtroppo il rischio per le vite umane, anche del personale impiegato nelle operazioni di spegnimento. Proprio per questo motivo il Dirigente del Nucleo Guardie Zoofile ha fortemente voluto questa tipologia di controlli sul territorio: “Il danno causato dagli incendi boschivi in termini di animali morti, dissesto idrogeologico e costo economico per la collettività senza contare le vite umane è un prezzo che una nazione civile non può permettersi”. Nel caso in cui il piromane venga preso dovrà rispondere di reati quali ad esempio uccisione di animali (544 bis cp), maltrattamento di animali (544 ter cp), incendio doloso (423 bis cp), disastro ambientale (452 quater cp), inquinamento ambientale (452 bis cp) etc.
Proprio per fronteggiare e cercare di arginare questo fenomeno abbiamo formato il nostro personale in funzione di questa tipologia di servizi. La nostra Associazione cerca sempre nuovi volontari da impiegare per la tutela dell’ambiente e la salvaguardia degli animali, Volontari che vengono costantemente formati così da poter operare in sicurezza e con competenza.
Ricordiamo a tutti i cittadini che la Regione Toscana ha da tempo attivo H24 il numero EMERGENZA INCENDI 800.425.425 ed è dovere morale di ogni persona contattare questo numero per segnalare principi d’incendio.

INQUADRAMENTO DEL FENOMENO

L’incendio boschivo in Italia causa ingenti danni in primis all’ambiente e secondariamente all’economia locale e nazionale. Pensate che per ricostruire un bosco percorso da incendio servono minimo 15 anni con un costo per la collettività di circa €10.000 per ettaro bruciato. Vi è una perdita di biodiversità e un danno all’ecosistema enorme con danneggiamento di varietà forestali quali querceti, castagneti, abeti, funghi ed erbe aromatiche oltre a tantissime specie di animali: secondo alcune stime per ogni ettaro di macchia mediterranea bruciato vi sono 400 animali morti (spesso bruciati vivi) fa mammiferi, uccelli e rettili). Non è solo il fuoco ad uccidere, ma anche le alte temperature sprigionate dalle fiamme e le esalazioni: Coldiretti ha evidenziato come, ad esempio nell’incendio del Parco del Vesuvio oltre a tutte gli animali ed uccelli siano morte per asfissia circa 50 milioni di api (ed è ormai appurata l’importanza anche per la vita umana di questa specie). Ma i danni non avvengono solo negli incendi estivi; considerate che, negli incendi autunnali vi sono ingenti perdite negli animali adulti e nei piccoli ed in particolar modo nelle specie letargiche o semi-letargiche quali ad esempio: ghiri, scoiattoli, ricci, tassi, pipistrelli. Va inoltre ricordato che molti uccelli nidificano su alberi molto alti: ad esempio poiana, gufo e falco oppure nei grandi tronchi degli alberi o necessitano di grossi alberi per riprodursi come ad esempio  picchio e allocco. A questi si aggiungono gli animali da reddito quali pecore e capre oppure cavalli ed asini ma anche colonie feline e cani i quali, imprigionati nel rogo muoiono fra atroci sofferenze. Da valutare anche  l’impatto psicologico che tali fenomeni hanno sulle persone dove in poche ore vengono magari distrutti decenni di attività agricole e forestali  create dall’uomo, case ed aziende con gravissime ripercussioni anche sull’economia.  Lascio per ultimo l’uomo: spesso durante un incendio boschivo le persone intossicate (più o meno gravemente) sono diverse e talvolta, purtroppo, vi sono anche delle perdite di vite umane. La Regione Toscana, ogni anno, per contrastare il fenomeno degli incendi boschivi investe circa 9 milioni di euro dei quali circa il 60% coprono gli interventi di prevenzione e l’altro 40% le operazioni di spegnimento. re milioni e quattrocento mila euro servono per finanziare Comuni e enti competenti nelle loro attività e per pagare anche gli operai forestali. Un milione e quattrocentomila euro è il costo delle convenzioni con Carabinieri Forestali, Vigili del Fuoco e il Volontariato antincendi boschivi. Altri 630 mila sono utilizzati per il centro di addestramento di Monticiano. Tra le varie voci ci sono anche 3 milioni e 635 mila euro per l’intervento di aerei ed elicotteri, pagati con una quota fissa non legata alle ore di volo. In Toscana vi sono circa 600 mezzi terrestri con 4.800 operativi appositamente addestrati (4.200 nel volontariato, 400 operai forestali e 180 direttori delle operazioni). Il cuore dell’intero sistema è la sala operativa unificata permanente (S.O.U.P.) gestita dalla Regione con un servizio H24 per 365 giorni l’anno con sede a Firenze. La Soup coordina gli interventi in ambito interprovinciale, si raccorda con i centri operativi provinciali (Cop) – otto sono le sale operative provinciali – , tiene i rapporti con il dipartimento della Protezione Civile, in particolare con il COAU per l’invio dei mezzi aerei. Il numero verde della Soup è 800.425.425, da chiamare per segnalare qualsiasi rogo o incendio. Oltre che dai cittadini, alla Soup arrivano segnalazioni dalle centrali operative dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri Forestali.

Riportiamo di seguito, al solo scopo informativo alcuni articoli reperiti on-line. Basta fare una semplice ricerca sui vari motori internet per trovare moltissimo materiale su quanto riportato nel nostro articolo.

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